To feel is better than to hear

To feel is better than to hear

To feel is better than to hear

Impressionante, Impressionante, Impressionante   che esclamazione!!!

Un post molto interessante, questo già lo vedo nelle righe della maglietta e che mi si indispone nell’esatto momento in cui la pancia fa male, dolore coincidente all’orario della tua pubblicazione.

Puoi scoprire che “esso” raschia il fondo, continua a “menare” per il mondo la sua spazzatura, ispirato dalla nefandezza dell’avventura.

Io che da questa parte del mondo penso che non sia normale continuare a piangere per un essere tanto inusuale.

Ho intelligenza profonda e non ho troppa voglia di continuare a meditare, su questo “dio” che non sa vedere oltre quello che appare.

E se un tempo  dissi “to feel is better than to hear” ora me lo rimangio.

Perchè  “to feel”  è un verbo troppo strano, un verbo che implica una coscienza profonda dell’umano, essendo spesso inumano.

Io che sono il “to feel” in persona,  non odo asimmetrica  persona e la rima qui mi verrebbe diretta e matta nella mia lingua colorita e a volte un po’ sciatta, ma  la tua neonata lingua non saprebbe come interagire con il mio pensiero supremo ed il mio ardire.

Senza presunzione o particolare attenzione chiudiamo questa assurda progressione.

Flora

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