Questo lo story-board del video di Vetusto/Infinite Horizon nella sua versione originale, cioè senza le aggiunte fatte per servire la pubblicazione di un singolo musicale e che potete vedere sul mio canale Youtube.
Scena 1: “Sola nell’Oscurità“
E’ notte fonda e mi trovo in mezzo al mare, alla ricerca di un faro che mi guidi.
Scena 2: “Lotta per la Sopravvivenza“
Mi sento schiacciata dalle pressioni del mondo e il peso della vita mi opprime, ma non mi arrenderò. Cercherò un modo per uscire dalla tomba in cui mi trovo.
Scena 3: “Giudici“
Vivo in un mondo in cui chi si crede superiore giudica e discrimina chi è diverso, alimentandosi della sete di ferire. Ma non capiscono la profondità dei miei pensieri.
Scena 4: Ricordi Felici
Mi torna in mente un orso verde che mi proteggeva da bambina e le storie magiche raccontate dalla vecchia cantastorie. Mi diceva di non aver paura del buio e con la musica la luce scacciava l’oscurità.
Scena 5: “Isolamento“
Mi chiedo come io sia finita qui. Sola, tagliata fuori dal mondo, intrappolata nei miei pensieri. Guardo la vita scorrere fuori dalla finestra, senza riuscire a muovermi. Cado.
Scena 6: “Disconnessi ma Connessi”
Siamo tutti connessi e disconnessi allo stesso tempo. Viviamo chiusi in scatole separate, confusi dal rumore bianco che abbiamo creato. Non sentiamo più l’essenza delle energie degli altri, siamo come fantasmi fatti di carne ed ossa.
Scena 7: “La Leggerezza e l’Oscurità“
Mi sentivo leggera come una nuvola sul palco, in grado di regalare energia a tutti. Poi sono diventata nulla, gettata come spazzatura nell’oceano, dimenticata in uno “stato vuoto”.
Scena 8: “Soffocata dai Ricordi“
Mi sento opprimente dai ricordi che mi distruggono ogni giorno di più. Ti prego, ridammi la mia vita. Non respiro più.
Scena 9: “Un Maestro Caduto“
Ho visto un vecchio che suonava il mare, il maestro dei synth, sprofondare nella follia. Mi ha guardato come se chiedesse aiuto ma non sono riuscita a salvarlo. La fama lo ha distrutto. Era lui mi ha insegnato a comunicare e a usare linguaggi a me sconosciuti . La follia non è innata, ma indotta dal giudizio degli altri.
Scena 10: “Imbonitori Falsi”
Gli imbonitori vendono un’immagine falsa come verità e sanno convincere con le parole. Ma la verità è lì, sotto la superficie. Loro sono come un circo che sposta il potere con facilità, ma non hanno sostanza. Ti portano lungo una strada che potrebbe non essere reale, ma non tutti sanno resistergli. Sono come scatole vuote con un coltello nascosto pronto a colpire.
Scena 11: “La sua vera Identità: la scimmia”
Appaiono all’improvviso, senza meritare il potere. La loro vera natura è evidente, così come le loro intenzioni. Sono solo scimmie con forma umana, prive di umanità. La mia mente abbraccia il mondo, ma io non sono come loro. Li osservo dall’alto. Non avranno mai la mia sensibilità, anima e temo per te che non le avranno mai. Sono solo animali che credono di essere umani, che hanno raggiunto una vetta senza averla meritata, ma io vedo la negatività della loro energia.
Scena 12: “Il Fuoco nel Deserto”
Sono stata un faro per molti, ma ho sempre tenuto il mio cuore al sicuro. Il mio mondo è arido e asciutto. Improvvisamente ho sentito delle mani che mi hanno toccato e abbracciato. Ho paura di farmi male, ma forse è il momento di rischiare.
Scena 13: “La Liberazione”
Forse posso trovare un nuovo mondo se mi lascio andare, come un astronauta su Marte. Lasciare andare il peso e la gravità, rompere la mia gabbia. Forse è il momento di smettere di osservare e correre il rischio di farmi male.
Scena 14: “Tra Cielo e Terra”
Sono sospesa tra cielo e terra, come una leonessa con la sua scarsa fiducia. Ma ora posso sentire il sole più vicino che mai. Devo solo controllare e dimenticare quella parte di me che non si fida.
Scena 15: “Dissoluzione”
Tutte le cose che ho conosciuto si dissolvono, cadono in silenzio e nel silenzio.
Scena 16: La Canzone delle Balene”
Vecchie e solitarie balene cantano in armonia al di fuori del mare, bagnando il tuo deserto e sollevandoti dalla tua dimensione.
Scena 17 : “Protezione”
Attraverso le maglie del tempo ho protetto me stessa e ho protetto anche il nostro legame.
Scena 18- 19 :”La Perdita di Normalità “
Sono stata felice lì dove mi sentivo normale, il mio essere non era un problema e le sue strade non mi hanno mai respinto.
Mi hanno accolta e mi hanno narrato molte storie.
Ma ora il mondo è capovolto e gira in direzione opposta, il mio movimento è solo uno spreco di energia.
Un giorno ti rivedrò nella mia città e sarò seduta in un parco per un momento a respirare e guardare i bambini giocare, e tu non mi riconoscerai, sarò ancora più vecchia e sporca.
i vedrò come ti ho visto una volta: pura energia fatta di musica, dimenticando la medusa velenosa che ti ha fagocitato.
Scena 20 :”Un Masso nel petto”
La pietra che ho nel petto è il recinto che custodisce un segreto: “Ricorda ragazzina, sei solo la mia pedina.” Corro, ma non ho più fiato, respiro, ma non ho più vita in questo stato.
Scena 21: “L’Occhio del Ciclone”
Il tempo gira veloce,
sono nell’occhio del ciclone,
sono sola di nuovo,
riposta in un angolo, di nuovo ferma ad osservare.
Scene 22: “Se La Verità”
Se la verità venisse a galla, il peso che mi è stato dato si dissolverebbe. Mi sentirei ancora sola, ma libera.
Scene 23: “Abbandonata”
Eravamo alla fine di un tunnel e pensavo che ci saremmo protetti a vicenda per un tratto di strada, ma sono stata respinta indietro nel tunnel e cancellata.
Scene 24: “Non Arrenderti”
Brilla su di me! Non arrenderti, sei forte, sei una nuvola, non permettere a nessuno di farti sentire piccola, non lo sei. Tieniti saldamente, respira lentamente e non lasciarti andare.
Scena 25 “Lo stato di alieno”
Ricorda che eri un’estranea in quel mondo, ti hanno fatto sentire come se fossi tu l’alieno, un visitatore casuale. Ricordi quel giorno in cui l’alieno che vive nei tuoi pensieri ti ha gridato questo: “L’umanità manca di umanità!” Ma tu non hai ascoltato.
Scene 26: “Cuore di Roccia”
Lascia che il tuo cuore diventi di nuovo una roccia, renditi impenetrabile mentre osservi tutti allontanarsi di nuovo.
Scena 27: “b*tch*s always win”
Le Persone “Cattive” Vinceranno Sempre
Addio Orsacchiotto.
Scena 28: “Solitudine consapevole”
Ora allontanati da queste immagini. Guardale dall’alto e non permettere più a nessuno di salire qui con te, resta sola.
Allontanati ma non dimenticare che tu sei il tempo che ti è passato addosso ,
la somma dei pensieri, del dolore e delle energie che hai percepito ed interpretato,
e ricorda che sei solo un visitatore in un museo di immagini animate da altri che chiamiamo vita, ma non avrai mai la possibilità di essere tu il colore in questo scenario.